Goldstein, Ignatz

http://dati.cdec.it/lod/shoah/person/21501 an entity of type: Person

Goldstein, Ignatz 
Archivio Fotografico CDEC - fondo Silvia Cuttin (n. 616) 
Ci sarebbe bastato / Silvia Cuttin; Castello di Serravalle : Epika, 2011 
Archivio CDEC, Fondo fotografico Cuttin Silvia (n. 616) 
db deportati 
salvato 
Artur Goldstein 
Benjamin Goldstein 
Mali Goldstein 
Marc Goldstein 
Matilde Goldstein 
Regina Goldstein 
Carlo Godelli 
Francesco Godelli 
Martino Godelli 
Stefania Godelli 
Clara Godel 
Clara Fodel 
1892  18840605 
 
 
Avrum Jossef Goldstein 
 
Israel 
Fanni Israel 
no 
salvo 
Ignatz Goldstein, nato nel 1892 in Romania dopo aver prestato servizio nel Regio Esercito Ungherese e aver combattuto, durante la Prima Guerra Mondiale, in Bosnia, in Erzegovina e sul fronte italiano, si sposa con Clara Godel, da cui ha quattro figli, tutti nati in Romana. Nel 1928 si trsferisce con la famiglia a Fiume, dove esercita il mestiere di commerciante. Nel 1937 ottiene la cittadinanza italiana e decide di cambiare il proprio cognome e quello dei figli in Godelli (dal cognome della moglie, Godel). I suoi fratelli manterranno il cognome Goldstein. Con l'avvento della legislazione antiebraica, in quanto residenti a Fiume, viene ritirata loro la cittadinanza italiana ed essendo arrivati dopo il 1919, vengono definiti ebrei stranieri ed invitati a lasciare il Paese. Ignarz Godelli/Goldstein chiede di essere reintegrato come cittadino italiano. Il Ministero gli risponde negativamente con questa motivazione: "Il Goldstein non ha mai mostrato attaccamento al Regime, ha sempre frequentato compagnie di correligionari, ebrei ortodossi, come on ha mai espresso sentimenti di italianità". Il cognome ridiventa Goldstein nell'estate nel 1940 e Ignatz viene internato a Nereto. Il provvedimento viene revocato per motivi di salute nel 1943 e gli viene consentito di curarsi ad Abbazia. 
Ignatz Goldstein, nato il 5 giugno 1884 a Homorod in Romania dopo aver prestato servizio nel Regio Esercito Ungherese e aver combattuto, durante la Prima Guerra Mondiale, in Bosnia, in Erzegovina e sul fronte italiano, si sposa con Clara Godel, da cui ha quattro figli, tutti nati in Romania, Carlo, Francesco, Stefania e Martino. Nel 1928 si trasferisce con la famiglia a Fiume, dove esercita il mestiere di commerciante. Nel 1937 ottiene la cittadinanza italiana e decide di cambiare il proprio cognome e quello dei figli in Godelli (dal cognome della moglie, Godel). I suoi fratelli manterranno il cognome Goldstein. Con l'avvento della legislazione antiebraica, in quanto residenti a Fiume, viene ritirata loro la cittadinanza italiana ed essendo arrivati dopo il 1919, vengono definiti ebrei stranieri ed invitati a lasciare il Paese. Ignatz Godelli/Goldstein chiede di essere reintegrato come cittadino italiano. Il Ministero gli risponde negativamente con questa motivazione: "Il Goldstein non ha mai mostrato attaccamento al Regime, ha sempre frequentato compagnie di correligionari, ebrei ortodossi, come non ha mai espresso sentimenti di italianità". Il cognome ridiventa Goldstein nell'estate nel 1940 e Ignatz viene internato a Nereto. Il provvedimento viene revocato per motivi di salute nel 1943 e gli viene consentito di curarsi ad Abbazia. 
Goldstein 
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