Josz, Lodovico

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Josz, Lodovico 
P. Saletti (a cura di), "Lodovico Josz incisore di bolli postali in una famiglia di artisti", Torino-Roma, A.N.C.A.I.-Poste italiane filatelia, 2013 
R. Canuti, "Josz, Italo", in Dizionario biografico degli italiani on line, Treccani (ultimo accesso, 27 febbraio 2017) 
C. Finzi - S. Finzi (a cura di), "La primula bianca. Ricordi autobiografici di Bianca Colbi Finzi dal 1916 al 1945", Torino, Silvio Zamorani editore, 2011 child of: 
db deportati 
voce di indice 
autore della fotografia 
Fotografo 
Aurelia Josz 
Italo Josz 
Livio Josz 
Valeria Josz 
Emilia Finzi 
18410728 
19170320 
 
nasce a Nagy Kanizsa (Ungheria) nel 1804. Di professione incisore, è attivo a Trieste nella prima metà del XIX secolo 
Bernardo Josz 
proveniente da Siena e discendente del poeta Salomone Fiorentino 
Rosa Romanin 
Lodovico Josz nasce nel quartiere ebraico di Trieste il 28 luglio 1841. Il padre Bernardo Josz, di origini ungherese e proprietario di una bottega di incisore, avvia il figlio allo studio dell'incisione. Studia disegno alla scuola del Museo Revoltella di Trieste per poi recarsi a Parigi nel 1961 dove si perfeziona nell'incisione. Tornato in Italia, va a Firenze dove nel 1875 viene assunto con l'incarico di fornire i timbri postali per il ministero delle Poste italiane. Nel 1868 si sposa con Emilia Finzi, dalla quale ha quattro figli Aurelia (pedagogista e direttrice della Scuola pratica agricola femminile di Niguarda, deportata nel 1944), Livio (disegnatore tecnico e pittore dilettante), Italo (pittore) e Valeria (poi coniugata Heger) Nel 1891 la famiglia si trasferisce a Milano e qui Ludovico Josz decide di aprire uno studio fotografico. 
Josz 
Lodovico 

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