Levi, Primo

http://dati.cdec.it/lod/shoah/person/5002 an entity of type: Person

Levi, Primo 
Il libro della memoria : gli ebrei deportati dall'Italia, 1943-1945 / Liliana Picciotto ; ricerca della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. - Ed. 2002: altri nomi ritrovati. - Milano : Mursia, 2002, pp. 77-80, pp. 66-71. 
Archivio CDEC, Fondo antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 12, fasc. 238 
Archos, Archivi della Resistenza e del '900, "Levi, Primo", http://www.metarchivi.it/biografie/p_bio_vis.asp?id=324 [ultimo accesso, 10 maggio 2018] 
Banca dati del Partigianato piemontese, "Levi, Primo", http://intranet.istoreto.it/partigianato/dettaglio.asp?id=49874 [ultimo accesso, 10 maggio 2018] 
31/07/1919 
voce di indice 
partigiano 
vittima della Shoah 
Chimico; Scrittore 
11/04/1987 
Anna Maria Levi 
Renzo Levi 
Lucia Morpurgo 
19190731 
19870411 
Torino 
Laurea in Chimica 
Ingegnere elettrotecnico 
Cesare Levi 
Cesare Luzzatti 
Adele Della Torre 
 
Luzzati 
Ester Luzzati 
Italiana 
Michele Levi 
Adele Sinigaglia 
true 
Lucia Morpurgo 
Primo Levi nasce a Torino il 31 luglio del 1919, figlio di Cesare ed Ester Luzzati. Dal 1934 frequenta il Ginnasio-Liceo D'Azeglio e si dimostra interessato alla chimica ed alla biologia; nel 1937 si iscrive al corso di Chimica presso la facoltà di Scienze dell'Università di Torino. Nel 1938 e leggi razziali non permettono agli ebrei di frequentare le scuole pubbliche; Primo Levi riesce comunque a proseguire gli studi universitari dato che risulta già iscritto all'Università. Laureatosi a pieni voti nel 1941, trova lavoro a Milano presso la Fabbrica svizzera Wander; nel 1942 la seconda guerra mondiale volge sempre di più a favore degli Alleati e Primo Levi in questo periodo entra in contatto con personalità dell'antifascismo militante. Aderisce al Partito d'Azione nel 1942; dopo l'8 settembre 1943 passa in Valle d'Aosta e qui prende parte alla lotta di liberazione aggregandosi ad una delle prime formazioni di Giustizia e Libertà. Arrestato a Brusson il 13 dicembre 1943, Primo Levi viene internato nel campo di Fossoli. Il 22 febbraio del 1944 viene deportato ad Auschwitz; viene liberato dagli Alleati il 27 gennaio 1945 e ritorna in Italia il 19 ottobre dello stesso anno. Terminata la seconda guerra mondiale, gli viene riconosciuta la qualifica di partigiano combattente e gli viene conferito il Brevetto di Partigiano. Rende testimonianza pubblica diventando una figura centrale nella diffusione della conoscenza della storia della deportazione. Muore a Torino l'11 aprile del 1987. 
Levi 
deportato dall'Italia 
Primo 
Damiano Malabaila 

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