Diena, Giorgio Leone

http://dati.cdec.it/lod/shoah/person/IT-CDEC-EACCPF0001-000156 an entity of type: Person

Diena, Giorgio Leone 
Archivio CDEC, Fondo antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 6, fasc. 119 
Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, "L'Italia dissidente e antifascista. Le Ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943", La Pietra, Milano, 1980, p. 1164 
Archos, Archivi della Resistenza e del '900, Giorgio Diena: profilo biografico, http://www.metarchivi.it/biografie/p_bio_vis.asp?id=582 [ultimo accesso, 3 aprile 2018] 
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Donne e uomini della Resistenza, Giorgio Diena, http://www.anpi.it/donne-e-uomini/1989/giorgio-diena [ultimo accesso, 3 aprile 2018] 
Archivio laRepubblica.it, E' morto Giorgio Diena partigiano di Giustizia e Libertà, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/05/21/morto-giorgio-diena-partigiano-di-giustizia.html [ultimo accesso, 3 aprile 2018] 
"Le formazioni GL nella Resistenza. Documenti", a cura di G. De Luna, P. Camilla, D. Cappelli, S. Vitali, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Franco Angeli, Milano, 1985, p. 400; pp. 402-403 
db antifascisti 
22/07/1920 
voce di indice 
partigiano 
salvato 
Paolo Diena 
19200722 
20130519 
Torino 
Laurea in Ingegneria 
Antifascista 
Giuseppe Diena 
Bruno 
Elettra Bruno 
Italiana 
Docente universitario 
Giorgio Leone Diena nasce a Torino il 22 luglio del 1920, figlio di Giuseppe, di religione ebraica, ed Elettra Bruno, di religione cattolica. Nel 1941 studia presso il Politecnico di Torino; con nota 28 luglio 1941 la Regia Prefettura di Torino determina che Diena appartiene alla razza ebraica e viene quindi espulso dal Politecnico dove è iscritto alla facoltà di ingegneria. Il nome di Giorgio Diena appare tra gli imputati nell'ordinanza emessa dal Tribunale Speciale per la difesa dello Stato del 28 maggio 1942; egli, insieme ad altri, viene accusato di diffondere e stampare un opuscolo di denuncia dell'imperialismo tedesco contenente anche richiami negativi al fascismo italiano. Accusato di propaganda antinazionele e di disfattismo, il caso di Giorgio Diena viene rinviato alla magistratura ordinaria. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 Giorgio Diena presta servizio nel Corpo Volontari della Libertà in differenti formazioni partigiane: dal settembre del 1943 fino all'inverno del 1944 prende i primi contatti con le bande operanti nella Val Pellice. Dall'inverno all'estate del 1944 si sposta insieme al fratello Paolo nella Val Chisone; nel settembre del 1944 ripara in Francia per poi tornare in Italia poco dopo. Opera insieme alle bande partigiane della Val Varaita fino alla Liberazione. Terminata la guerra, Giorgio Diena è attivo nel Partito d'Azione fino al suo scioglimento; dopo essersi laureato in ingegneria diventa dirigente della Olivetti lavorando a Ivrea, Massa Carrara e Napoli. Nel 2004 è uno dei firmatari dell'appello rivolto al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per il ripristino dei fondi per la commemorazione del Sessantesimo anniversario della Liberazione. Muore a Torino il 19 maggio del 2013. 
Diena 
Giorgio Leone 

data from the linked data cloud

DATA

Licensed under Creative Commons Attribution 3.0 International (CC BY 3.0)