Luzzatto, Lucio Mario

http://dati.cdec.it/lod/shoah/person/IT-CDEC-EACCPF0001-000320 an entity of type: Person

Luzzatto, Lucio Mario 
Adriano Dal Pont - Simonetta Carolini, "L'Italia dissidente e antifascista. Le Ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1297 al 1943", La Pietra, Milano, 1980, p. 929 
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Donne e uomini della Resistenza, "Luzzatto, Lucio Mario", http://www.anpi.it/donne-e-uomini/2192/mario-lucio-luzzatto [ultimo accesso, 28 maggio 2018] 
"Luzzatto Lucio Mario" Archivi del Novecento - Fond. Istituto Gramsci, http://catalogo.archividelnovecento.it/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQPROFILE&ID=63675 [ultimo accesso, 4 maggio 2015] 
"Antifascisti nel Casellario Politico Centrale", a cura di Simonetta Carolini et alii, Volume XI, Quaderni dell'ANPPIA, ANPPIA, Roma, 1992, p. 326 
Archivio CDEC, Fondo antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945, b. 12, fasc. 260 
05/07/1913 
antifascista 
partigiano 
salvato 
Avvocato 
Dino Cesare Luzzatto 
Guido Lodovico Luzzatto 
Annarosa Lucilla Luzzatto 
Eloisa Sadun 
19130705 
19861004 
Milano 
 
 
Fabio Luzzatto 
 
Sanguinetti 
Luisa Sanguinetti 
no 
Docente universitario 
salvo 
antifascista militante 
Lucio Mario Luzzatto nasce a Milano il 5 luglio 1913. Fin dalla prima giovinezza viene educato a sentimenti antifascisti dal padre Fabio, avvocato e professore universitario di diritto coloniale, che, apertamente ostile al fascismo, alla fine del 1931 viene dispensato dal servizio per non aver prestato il giuramento richiesto dal regime ai professori universitari. La madre Luisa Sanguinetti è figlia del senatore Cesare Sanguinetti, liberale moderato, poi carducciano, vicino ai democratici e alla cultura medica socialista. Studente al liceo Manzoni Lucio Mario, tramite il fratello maggiore Dino Cesare, nel 1929 entra in contatto con il gruppo milanese di Giustizia e Libertà, e in seguito si avvicina a posizioni socialiste; iscritto alla facoltà di giurisprudenza, nel maggio 1931 partecipa alle manifestazioni studentesche di solidarietà con Arturo Toscanini, vittima a Bologna della violenza fascista. Successivamente si laurea anche in filosofia. Nel 1932 comincia con altri la pubblicazione di «Fronte rosso». Nell'estate del 1934 risulta essere presente tra i partecipanti alla riunione nella quale viene decisa la costituzione di un centro interno socialista. Attivo dirigente del centro interno, collabora assiduamente al «Nuovo Avanti» e a «Politica socialista». Nell'estate del 1936 espatria per la prima volta e nell'aprile 1937 viene arrestato insieme ad altri militanti e dirigenti del fronte unitario antifascista milanese. Deferito al Tribunale speciale viene assolto per insufficienza di prove, ma condannato a 5 anni di confino, che scontò a Belvedere Marittima presso Cosenza e a Polla in Lucania. Terminato il periodo di confino il 24 aprile 1942, torna a Milano dove riprese i rapporti politici con i compagni. Nel gennaio 1943 è uno dei promotori del Mup (Movimento di Unità Proletaria) fino alla confluenza di questo nel Psiup (Partito socialista Italiano di Unità Proletaria). Dopo l'8 settembre 1943, non essendo riuscito ad unirsi ai militari sbandati della Val d'Intelvi, impossibilitato a rientrare a Milano, raggiunge la Svizzera dove lavora nella delegazione del Comitato di Liberazione Alta Italia all'estero, ricoprendo per un breve periodo la carica di segretario. Rientrato in Italia dopo la Liberazione, svolge un'intensa attività di partito nel direttivo del PSIUP e poi nel PC fino al 1972. Viene eletto deputato nella I legislatura repubblicana in successione ad altro parlamentare e viene rieletto deputato nella circoscrizione Venezia-Treviso nel 1953, nel 1958, nel 1963 e nel 1968. Dal 1968 al 1972 viene nominato vicepresidente della Camera dei deputati. Membro della presidenza della Lega per le autonomie e i poteri locali, riveste il ruolo di direttore de «Il Comune democratico». Nel giugno 1972 abbandona tutte le cariche politiche, essendo stato eletto nel Consiglio superiore della magistratura. Muore a Roma il 4 ottobre 1986. 
Luzzatto 
Lucio Mario 

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