Scheda descrittiva: Antifascisti e partigiani ebrei in Italia 1922-1945
http://dati.cdec.it/lod/shoah/archivalInstance/IT-CDEC-ST0002-000001 <https://www.ica.org/standards/RiC/ontology#Instantiation>
ll fondo archivistico, prima conservato e poi raccolto dal CDEC ha avuto il suo inzio a partire dagli anni '50 quando la FGEI inviò alle comunità ebraiche un formulario da distribuire ai sopravvissuti e ai caduti durante la Resistenza per la lotta di Liberazione dal fascismo e dal nazifascimo (si vedano le buste 1, 8, 12, 17 e 18 e i fascicoli 6, 7, 153, 264, 373 e 410). L'analisi e la schedatura dell'attività partigiana proseguì negli anni successivi ad opera del CDEC con la compilazione di un questionario volto ad avere una consocenza approfondita della Resistenza ebraica. Il primo questionario originale del CDEC, di Anita Calabresi Teglio, risale al 1954 (si veda la busta 3, fascicolo 43); mentre l'ultimo, di Isacco Heger (busta 10, fascicolo 192) risale al 1986. Successivamente la rilevazione dell'attività partigiana tramite i questionari lasciò spazio, grazie alla collaborazione di Luciana Laudi, ad un meticoloso lavoro di raccolta di informazioni, di rassegna stampa e di qualsiasi documento attestante l'attività antifascista. Riflettendo, in tal senso, la funzione di soggetto conservatore dell'Istituto, le carte conservate e raccolte dal CDEC vennero archiviate per fascicolo personale secondo un criterio alfabetico per cognome in un'unica serie. La stessa organizzazione oggi è stata mantenuta e la sua consistenza è di 6.715 carte e 314 fotografie circa raccolte in 460 fascicoli a loro volta suddivisi in 21 buste per 2 metri lineari circa.
Tutta la documentazione inventariata ai sensi dell'articolo 13, commi a) e b) del D. Lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, in originale e in copia, è stata completamente ricondizionata e digitalizzata al fine di garantirne la consultabilità e la conservazione.
Il fondo raccoglie documenti degli oppositori al regime fascista prima dell'8 settembre 1943 e dei partigiani della Resistenza, in particolare ebraica. Tra la documentazione cartacea descritta troviamo brevetti, documenti d'identità con false generalità, libretti d'iscrizione alle organizzazioni antifasciste (Giustizia e Libertà, Brigate Garibaldi con le relative divisioni), attestati di riconoscimento della qualifica di partigiano o patriota, nonchè oggetti volti a testimoniare, non solo la partecipazione al movimento di liberazione, ma quel bisogno di libertà, democrazia, giustizia e solidarietà che la legislazione antiebraica aveva negato (1). Inoltre nel fondo è conservata un'unica busta (461) contenente interviste incise su audiocassette, VHS e cd da considerarsi come materiale a corredo del fondo archivistico per una migliore lettura ed approfondimento.
Il fondo è stato acquisito dalla FGEI e prodotto dalla Fondazione CDEC durante lo svolgimento della sua attività di custodia e tutela dei documenti sulla realtà degli ebrei con particolare riferimento all'Italia ed all'età contemporanea, assicurando la raccolta di ogni relativa documentazione e conservando nei propri archivi e nella propria biblioteca la memoria della persecuzione antiebraica nazista e fascista.
L'ordinamento è alfabetico per cognome. Il livello minino descritto è l'unità archivistica: per ognuna di esse è stato individuato un titolo, gli estremi cronologici relativi alla redazione o compilazione dei questionari e la tipologia documentaria.