Giuliana Fiorentino Tedeschi

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Giuliana Fiorentino Tedeschi 
Giuliana Fiorentino Tedeschi 
1 - Vita serena a Milano 2 - Il professor Benvenuto Terracini 3 - La tragedia del fidanzato 4 - Matrimonio e prima figlia 5 - Denunce a pagamento 6 - Bambine in salvo 7 - La cartolina 8 - La "A" nell'immatricolazione 9 - Olga e Vichi Ancona 10 - Il fumo notte e giorno  
1996 mag. 22 
non fiction 

Intervista realizzata il 22 maggio 1996 a Torino da Liliana Picciotto Fargion, nell'ambito del progetto "Intervista alla storia" (vedi scheda relativa) Giuliana Fiorentino Tedeschi è nata a Milano il 9 aprile 1914, figlia di Carlo Fiorentino e Rina Rietti, rispettivamente di Firenze e Ferrara, che si trovano nella città lombarda perché Carlo vi è stato trasferito per lavoro. Giuliana aveva un fratello minore scomparso pochi anni prima. La vita famigliare a Milano scorre serena e di antisemitismo nemmeno si parla. Assistente del professor Benvenuto Terracini, Giuliana si fidanza con il cugino di lui, che purtroppo però non riuscirà a sposare per una tragedia. Nel '38 non può più lavorare all'università; nel '39 si sposa con l'architetto Giorgio Tedeschi che, in quanto ebreo, deve fare firmare ad altri i suoi progetti. Nel '40 hanno la prima bambina. Con l'inizio delle persecuzioni, la coppia si trasferisce a Torino, dove viene denunciata: chi faceva la denuncia ricorda Giuliana, "riceveva cinquemila lire di premio". Quando i tedeschi si presentano, portano via solo Giuliana e il marito e ripassano il giorno seguente per prelevare le bambine che invece saranno state messe in salvo da Annetta Barale, la domestica di famiglia. Giuliana e il marito vengono portati prima alle Nuove, poi a Fossoli, e infine a Auschwitz. Nell'immatricolazione a Birkenau di Giuliana c'è una "A", come nelle targhe delle auto, forse perché il numero cominciava a diventare troppo lungo. Del marito non saprà più niente, ma l'idea delle bambine salve è di forte sostegno a Giuliana nel periodo della prigionia, durante il quale, anche per la posizione della sua baracca, vede il camino fumare notte e giorno.

 
Intervista a Giuliana Fiorentino Tedeschi 
finito 

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